mercoledì 29 ottobre 2014

Vedere i pensieri.

I nostri pensieri sono impulsi elettrici.
Elettricità, niente più.
E in quanto tali non possono avere una forma precisa, o una voce, o un colore. Potremmo dire che pensiamo in modo astratto, o concettuale. Però, per controparte, la realtà che ci circonda è visiva, sonora, insomma riconducibile ai nostri sensi, quandi ha forme, suoni e colori ben precisi, ed è inevitabile che noi, davanti a qualsiasi cosa, pensiamo.
Cosa succede nella nostra testa quando guardiamo qualcosa? Per me è difficile da spiegare, non posso dire con certezza e tanto meno definire i miei impulsi elettrici. Nonostante questo deficit, ho provato a farlo.

Le seguenti foto sono delle Polaroid scattate da me in diversi mesi, e i segni sopra di esse sono quello che più si avvicina alla forma che (credo) abbiano i miei ipulsi elettrici davanti a quei paesaggi o oggetti.
Insomma, ho cercato di portare nel mondo visivo qualcosa che in effetti non può essere espresso ad immagini, o a parole.
Buona "visione".







St.Witch


sabato 11 ottobre 2014

Tra un urlo e l'altro, c'è il silenzio - Silent Moriah

I Silent Moriah sono una band di Bolzano.
Fanno metal, loro sono "quelli che urlano", bevono e non fanno parte dell'Accademia della Crusca.
 
Diciamolo, a Bolzano, per quanto riguarda la musica (soprattutto estrema) lo spazio è poco, e se c'è si sta scomodi. Questo lo sanno i bolzanini, e lo sanno anche i Silent Moriah.
Per questo, forse, quando questo gruppo grugnisce tra una birra e l'altra in qualche locale, cercano di divertirsi ma soprattutto di far divertire il più possibile (sempre in stile Silent Moriah, sia chiaro) chiunque gli stia davanti, possa essere un ubriacone in crisi mistica affetta da alcolismo o Walther von der Vogelweide (che poi, tanta differenza non hanno).
Tutto questo sproloquio per dirvi di andare, se ne avete la possibilità, ad un loro concerto.
Rutti e scapocciate sono assicurate, e magari ci scappa pure una birra!

qui c'è il canale di Youtube


venerdì 10 ottobre 2014

La vita è un'illusione

 Noi dormiamo.
Ma se non ci fossero modi per calcolare il tempo che passa, quindi niente orologi, cellulari, computer, finestre e ombre, riusciremmo a capire "quanto" abbiamo dormito? Ce lo direbbe il nostro corpo, in base a quanto è riposato o a quanto è ancora stanco, ma non potremmo avere un'idea precisa del tempo che è passato.
Ora, premettendo questo e accettando l'ipotesi, potremmo supporre che passino giorni, mesi, oppure anni, dal momento che ci addormentiamo al momento in cui ci svegliamo. Quindi abbracciando questa teoria assolutamente campata in aria e infondata, noi, in questo momento, potremmo essere addormentati, e tutto ciò che ci circonda non è altro che un sogno. Ma questo sarebbe un paradosso, perchè se fosse così, io starei scrivendo su un computer immaginario e le persone che leggeranno queste parole non sarebbero altro che l'estensione del mio pensiero, quindi in fin dei conti, me stesso.
Perciò, in fin dei conti è tutto inutile.
"E allora quando si muore?"
Quando si muore non si fa altro che svegliarsi, come quando un sogno è troppo spaventoso per essere sognato.
Ma dove ci svegliamo? Nella nostra vita reale, o in un altro sogno di noi stessi?

 Quando domani vi sveglierete, sarà una determinata ora del mattino in un determinato luogo del mondo. E nulla di quello che scrivo sarà vero.

Vero?


disegno a china
 negativo

Cattivi Gusti (part II)